Le borse europee aprono in lieve rialzo, in attesa del dato sull’inflazione Usa di agosto. Gli analisti prevedono un calo della componente principale dal 2,9% di luglio al 2,6% su base annua, mentre la componente core dovrebbe rimanere invariata. Questo dato potrebbe influenzare le aspettative sui futuri movimenti dei tassi d’interesse, con gli investitori che anticipano una riduzione di 25 punti base al meeting della Fed del 18 settembre.
Lieve aumento per Piazza Affari che segue l’andamento delle principali Borse europee. Francoforte mostra un moderato progresso dello 0,45%, mentre Londra negozia con un incremento dello 0,1%. Parigi avanza dello 0,38%, ma senza particolari slanci. Milano è in crescita dello 0,49%.
I titoli in rialzo: bene Unicredit, Tim ed Eni
Sul listino milanese, Unicredit guadagna l’1,90% a 36,76 euro dopo aver acquisito una partecipazione del 9% in Commerzbank, con l’intenzione di aumentare oltre il 9,9%. Il 4,49% è stato acquistato tramite un’offerta di accelerated bookbuilding per conto del governo tedesco, mentre il resto è stato acquistato sul mercato.
I maggiori rialzi del giorno includono Saipem, che ha visto un aumento del 2,25%, raggiungendo 1,8375 euro. Seguono Iveco Group, con un incremento del 2,22% a 8,752 euro, e Stmicroelectronics, che è salita del 1,97% a 25,675 euro. Anche Interpump Group ha ottenuto un buon risultato, con un rialzo dell’1,48% a 38,52 euro. Prysmian ha visto un incremento dell’1,45%, arrivando a 61,46 euro e Tenaris ha guadagnato l’1,22%, raggiungendo 12,88 euro. Bene il lusso finora: Brunello Cucinelli è salita dell’1,39% a 84,00 euro, mentre Moncler è cresciuta dell’1,36%, con il titolo a 50,66 euro.
Guardando ai ribassi, Generali è scesa dell’1,20% a 24,68 euro. Male anche Enel che ha visto una diminuzione dell’1,13%, con il valore delle azioni sceso a 7,002 euro. Banco Bpm è arretrata dell’1,06%, con un prezzo di 5,772 euro, mentre Mediobanca ha perso lo 0,94%, arrivando a 14,79 euro. Recordati Ord ha registrato un calo dello 0,87%, con il titolo a 51,00 euro. Ferrari è scesa dello 0,66%, con il valore delle azioni a 421,90 euro, e Snam ha visto una flessione dello stesso entità, arrivando a 4,548 euro. Terna è calata dello 0,52%, con un prezzo di 8,066 euro, mentre Hera ha registrato una diminuzione dello 0,50%, arrivando a 3,554 euro. Infine, Amplifon è scesa dello 0,43%, con il titolo a 27,68 euro.
Spread a 145 punti
Alla vigilia del meeting della Bce, atteso per un possibile taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, lo spread Btp/Bund è ripartito da 145,10 punti base. I rendimenti dei Bot annuali sono previsti in leggero calo nell’asta odierna. Il tasso del Buono con scadenza 12 settembre 2025, in chiusura di ieri, 10 settembre, era poco inferiore al 3%, rispetto al 3,112% di metà agosto, secondo Reuters. Se confermato, questo tasso potrebbe segnare il minimo dal gennaio 2023.
Il Tesoro, che il 10 settembre ha lanciato con successo un nuovo Btp a 30 anni da 8 miliardi di euro, ha registrato ordini record per 130 miliardi di euro. Oggi, offre agli investitori 7,5 miliardi di euro. Anche la Germania è attiva sul mercato primario, con l’emissione di 4,5 miliardi di Bund con scadenza 15 agosto 2034 e una cedola del 2,60%.