“Nel momento in cui avremo un
parametro di riferimento” sui livelli essenziali delle
prestazioni, “si spera entro fine anno, allora veramente
quell’azzerare le distanze e metterci vicini sarà una cosa
possibile e una vittoria della democrazia e dei diritti di cui
tutti devono avere diritto. Al di là che piaccia o no, che ci
sia o no una autonomia, i livelli concernenti i diritti civili e
sociali che devono essere garantiti a tutto il territorio
nazionale è un obbligo di diritto”. Lo ha detto il ministro per
gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli,
intervenendo al Festival delle Regioni in corso a Bari.
“I tecnici del ministero – ha aggiunto – stanno trasponendo la
relazione del Clep in altrettanti atti amministrativi, il Clep
sta individuando la metodologia per l’individuazione dei livelli
ma anche i relativi costi e fabbisogni standard”.
“Dopodiché il governo – ha precisato – ha individuato la
strada del decreto legislativo per la definizione dei Lep per un
maggiore coinvolgimento del Parlamento. E’ un lavoro grosso in
un campo inesplorato. E’ da 23 anni che la definizione dei
livelli essenziali è rimasta all’anno zero”.
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