Con 22 voti a favore della sospensione, sei voti contrari e due schede bianche, il plenum del Csm ha votato per la sospensione della consigliera laica Rosanna Natoli, eletta dal parlamento in quota FdI e dimessasi dalla commissione disciplinare del Csm dopo lo scandalo sulle rivelazioni dei suoi incontri con una magistrata, Maria Fascetto Sivillo, sotto procedimento disciplinare. Pertanto, ha detto il vicepresidente Fabio Pinelli, il plenum ne dichiara la sospensione.
La votazione era stata proposta da Pinelli, sottolineando che la condotta di Natoli “appare sussumibile nel reato di rivelazione di segreto d’ufficio”, per la “violazione dei doveri di imparzialità e terzietà”.
“Contro di me c’è stata una campagna di fango” messa in atto da una parte della stampa che mi ha definita “amica di un uomo: il presidente del Senato Ignazio La Russa è amico di più di mille persone a Paternò” e “io in quel paese ci sono solo nata perché c’è l’ospedale ma abito da un’altra parte”, ha dettoNatoli nel suo intervento al plenum, aggiungendo che “tornerò a fare la nonna, ho un nipote e me ne sta arrivando un altro a dicembre”.
“Stigmatizzo fortemente il comportamento della Procura di Roma che non è competente perché l’incontro tra me e Sivillo Fascetto è avvenuto a Paternò” in Sicilia, ha sostenuto ancora Natoli prima del voto, contestando l’inchiesta aperta nei suoi confronti dalla Procura di Roma, affermando che “non sono stati rispettati i termini” e che “l’istruzione probatoria è mancante”, e auspicando l’intervento del Guardasigilli e quello del Pg di Cassazione Salvato. La Procura di Roma, secondo Natoli, “ha minato l’autonomia e l’indipendenza del Csm” perché “le indagini non sono completate”.
“Non mi dimetto, non accetto processi sommari”, ha aggiunto Natoli. “Nessun atto di indagine è stato compiuto dalla Procura di Roma e non può una perizia di parte, per di più non giurata, e depositata da una parte che ha numerosi procedimenti penali e disciplinari” avere valore di prova in quanto “è un atto che non ha alcun valore probatorio”. “La mia sospensione avalla un pericoloso precedente: basta che una procura formuli una iscrizione e si chiede la sospensione di un consigliere del Csm”, ha aggiunto Natoli.
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