Il tempo libero é più importante
del guadagno. Ne sono convinti gli italiani che, senza
distinzioni di età, nella scelta del lavoro rompono le barriere
generazionali e guardano più al benessere personale che al
guadagno. Sono tre infatti le caratteristiche dell’azienda
ideale, ‘work life balance’, formazione e flessibilità.
Lo rivela la ricerca ‘Rapporto tra generazioni nel mondo del
lavoro’ realizzata da Heineken Italia e condotta da
AstraRicerche su un campione di oltre mille lavoratori, per
indagare il rapporto tra diverse generazioni, Baby Boomers
(1946-64), GenX (1965-80), Millennials (1981-96) e GenZ
(1997-2012).
Parlando delle qualità che l’azienda ideale in cui lavorare
dovrebbe avere al primo posto c’è il tempo libero per altre
attività della vita (51,5%), al secondo la possibilità di
crescere e sviluppare competenze attraverso l’offerta formativa
(40,7%) e al terzo la flessibilità nei tempi e nei luoghi di
lavoro (40,5%). Poi, compaiono l’attenzione ai temi di pacchetti
welfare (34,5%), parità di genere, diversità e inclusione
(27,5%) e stipendi superiori alla media dei propri coetanei
(27%). In ultima posizione il guadagnare molto a fronte di molte
ore lavorate (11%). Guardando alle diverse generazioni, se GenZ
(20%) e Millennials (21%) danno più importanza al tempo libero,
per la GenX lo sviluppo delle competenze ha la priorità (22%).
Resta comunque un’ambizione comune il posto fisso (43%, in
particolare per GenX e Baby Boomers), soprattutto in un’azienda
storica (34%), di grandi dimensioni (37%), e dal respiro
internazionale (35,5%). Per tutte le generazioni, ad ogni modo,
è imprescindibile l’attenzione al lavoratore come ‘persona’ (per
l’86% molto o abbastanza e per il 54% molto importante).
“La nostra priorità è mettere le persone al centro – dichiara
Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia – favorendo un
percorso di crescita continuo e dando sempre più attenzione al
work life balance e al tema della flessibilità, oltre che
all’equità e all’inclusione, alla base di ogni nostra azione
quotidiana”.
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