Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaGenio indiscusso e artista rivoluzionario, Pablo Ruiz Picasso è stato però anche uno straniero per la nazione che con il Musée National Picasso-Paris a lui dedicato ospita il più importante nucleo di sue opere. Vero è che il pittore non è mai diventato cittadino francese, e nel 1901 venne bollato dalla polizia come anarchico da tenere sotto sorveglianza speciale. Strano destino quello di questo rifugiato in terra di Francia che così tanto ha conferito alla cultura del paese e non solo.A cinquant’anni dalla scomparsa, l’opera di Pablo Ruiz Picasso è – con dovizia di documenti – ampiamente narrata attraverso la lente della sua precaria condizione di immigrato, a lungo rifiutato e censurato dalla nazione che lo ha visto crescere e raggiungere il successo, illustrando al contempo come tale status abbia influenzato la poliedrica estetica del pittore di Malaga, oltreché le sue scelte politiche e strategiche. Pienamente cosciente del suo valore, nonostante la condizione di evidente difficoltà per la sua permanenza in Francia, l’artista fin da giovane ha infatti orientato in maniera più che accorta (e felice…) i progetti che lo condussero al successo globale.Loading…Dora Maar (1907-1997). Pablo Picasso dipinge Guernica – Parigi, 1937. Succession Picasso by SIAE 2024 – Dora Maar by Siae 2024 Musée National Picasso-ParisPromossa dal Comune di Milano – Cultura, la mostra nasce dall’idea originale di Annie Cohen-Solal, autrice di “Picasso. Una vita da straniero” ed è prodotta da Palazzo Reale con Marsilio Arte grazie alla collaborazione del Musée National Picasso-Paris (MNPP), principale prestatore, del Palais de la Porte Dorée con il Musée National de l’Histoire de l’Immigration e della Collection Musée Magnelli Musée de la céramique di Vallauris e comprende più di 90 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video. E’ questa una mostra dal piglio fortemente storicistico dunque, e al contempo d’incredibile attualità per una città come Milano che ogni giorno si confronta con il tema dell’inclusione e dell’immigrazione. Spiega la curatrice Annie Cohen-Solal: “Guardato con sospetto come straniero, uomo di sinistra, artista d’avanguardia, Picasso si destreggia con abilità e acume politico in un paese che poggia su due grandi istituzioni: la police des étrangers e l’Académie des beaux-arts, che tutelano ossessivamente la ‘purezza della nazione’ e il ‘buon gusto francese’ – racconta la curatrice -. Nella mia ricerca appare costantemente l’immagine di un Picasso vulnerabile e precario, perché sapeva di poter essere espulso in qualsiasi momento. Tuttavia, seppe navigare da grande stratega contro la xenofobia diffusa”.Pablo Picasso, La Mort de Casagemas (C) Succession Picasso by SIAE 2024Nota biograficaNato nel 1881 a Malaga in Spagna, Picasso giunge per la prima volta a Parigi da Barcellona nell’ottobre 1900 in occasione dell’Esposizione Universale, senza conoscere una sola parola in francese. Nel 1901 viene schedato per sbaglio con il numero 74.664 come anarchico sottoposto a sorveglianza speciale. Nel 1904 si stabilisce definitivamente a Parigi, dove si affermerà come leader dell’avanguardia cubista. Nonostante la Francia diventi la sua casa e la sua fama cresca oltre i confini nazionali, l’artista non otterrà mai la cittadinanza francese. Durante la guerra civile in Spagna, l’artista realizza Guernica (1937), l’immensa tela destinata a diventare il vessillo universale della resistenza antifascista, così il 3 aprile 1940, temendo di essere in pericolo in un Paese in cui l’invasione nazista è imminente e lui è solo uno straniero non gradito, inoltra allo stato francese la domanda di naturalizzazione, che gli viene rifiutata. Risale al 1929 il gran rifiuto che il Louvre oppose alla donazione delle “Demoiselles d’Avignon” e così, fino al 1947, nelle collezioni pubbliche francesi erano presenti solo due opere di Picasso, nonostante la sua fama fosse affermata in tutto il mondo. Il clima di sospetto e di esclusione di cui fu vittima non gli impedì di stabilirsi nel 1955 nel sud della Francia, preferendo la provincia alla capitale e ancorandosi così definitivamente allo spazio mediterraneo al quale ha sempre appartenuto.Pablo Picasso “lo straniero”, in mostra a Palazzo RealePhotogallery11 fotoVisualizza“Picasso lo straniero”, a cura di Annie Cohen-Solal e Cécile Debray. La mostra è prodotta da Palazzo Reale con Marsilio Arte grazie alla collaborazione con il Musée National Picasso-Paris (MNPP). Milano, Palazzo Reale, fino al 2 febbraio 2025