“Sono estremamente lusingato dal
fatto di partecipare a questa iniziativa culturalmente così
importante e cercherò di portare la mia esperienza in ambito
cinematografico in un momento in cui il cinema italiano sta
vivendo l’anno zero della sua vita”. Pupi Avati, che sarà alla
Mostra del Cinema di Venezia con ‘L’orto americano’ ringrazia
con queste parole Mauro Mazza, commissario straordinario del
Governo per l’Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di
Francoforte 2024, per l’invito alla Buchmesse, che si svolgerà
dal 16 al 20 ottobre, dove parlerà di Dante al quale ha dedicato
un film nel 2022.
“Chi meglio di Pupi Avati, regista ma anche scrittore, può
parlare del rapporto tra cinema e letteratura? Sarà un onore
averlo a Francoforte tra gli ospiti del Padiglione realizzato da
Stefano Boeri che porterà alla Buchmesse una tipica piazza
italiana in cui non potevano mancare i portici, tanto cari ad un
bolognese come lui” spiega Mazza sul suo profilo Instagram in
cui viene proposto un video di Avati.
“In questa clip il grande regista, a cui spetterà chiudere
l’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia con il film ‘L’orto americano’ tratto da un suo romanzo,
ci ha anticipato che a Francoforte parlerà di Dante, padre
della letteratura e della lingua italiana e protagonista di un
suo recente film”.
“Dante la scuola italiana, soprattutto quella dei miei tempi, ha
fatto di tutto per rendercelo inavvicinabile, ermetico,
supponente. Ho pensato ma perché temerlo così tanto? Mi sono
deciso a fare questo film e ho impiegato vent’anni di studi
tanto è vero che adesso avrò una laurea honoris causa in
italianistica da Roma 3 proprio per Dante” dice Avati.
E, a proposito dei portici racconta: “hanno sicuramente
rafforzato quello che è un sentimento forte, l’amicizia. In
qualunque serata di pioggia, di neve, eravamo come protetti,
come nel corridoio di una casa comune, si rideva tanto, cosa che
non vedo più fare”.
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