GABRIELE DADATI, LE ALI DEL PICCOLO
PRINCIPE (SOLFERINO, PP. 288, EURO 18.50). È uscito per
Solferino Le ali del Piccolo Principe, romanzo di Gabriele
Dadati, autore piacentino classe ’82, ammiratore di Antoine de
Saint-Exupéry, di cui il 31 luglio ricorre l’ottantesimo
anniversario della morte. Il libro racconta i giorni che lo
scrittore e aviatore francese trascorse nel Sahara tra la fine
del dicembre 1935 e l’inizio di gennaio 1936, a seguito di un
incidente aereo da cui uscì illeso.
Il Piccolo Principe è un testo puntellato di dettagli
autobiografici, dice in un’intervista all’ANSA Gabriele Dadati,
che ha studiato a lungo la vita e le opere di Antoine de
Saint-Exupéry: “Lui coltivava rose, e aveva incontrato anche
volpi del deserto”. Riguardo al personaggio del Principe: “Una
sera – spiega Dadati – sfogliando un album fotografico, ho visto
un’immagine del fratello minore Francois, steso sul letto di
morte. Morì quindicenne nel 1917. Erano molto legati,
condividevano la passione per il volo e per la letteratura.
Questo ragazzo addosso aveva una vestaglietta, molto simile a
quella del Piccolo Principe, una sciarpetta al collo, lo stesso
taglio di capelli. Così mi convinco che Antoine de Saint-Exupéry
non abbia mai elaborato questo lutto”. Dadati è cresciuto con Il
Piccolo Principe, la madre glielo leggeva, quando era molto
piccolo, per farlo addormentare: “Da grande poi l’ho letto e
riletto. È un libro che ha dentro qualità ed esattezza. È un
testo che mi ha sempre accompagnato negli anni e a un certo
punto si è allargato l’interesse per questo autore. Lui è lo
scrittore della frase esatta, non c’è una parola di più, né una
parola di meno, che è una cosa che mi seduce molto. La sua prosa
ha una nitidezza straordinaria”.
“È diventato un classico – aggiunge Dadati – perché prende sul
serio i bambini. Ha dei contenuti tosti, e delle immagini belle
e memorabili. È pieno di archetipi legati all’amore,
all’amicizia, al viaggio, alla tutela, alla cura. È un libro con
una universalità molto forte”.
Le ali del Piccolo Principe, afferma Dadati, non è un romanzo
solo per i fan del Piccolo Principe: “Le arti di narrazione, la
letteratura, amplificano la nostra esperienza del mondo, io
penso che un buon motivo per leggere questo mio libro è che dà
la possibilità di attraversare un deserto, e non è un’esperienza
da poco”.
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